Le porte chiuse

La seconda domenica di Pasqua il vangelo propone l’incontro di Gesù con i suoi discepoli la sera stessa della risurrezione e otto giorni dopo.

Gli apostoli erano riuniti a porte chiuse. La mattina di quel giorno avevano trovato il sepolcro vuoto, e durante la giornata Gesù era apparso alla Maddalena e ad altri discepoli. Sarebbero dovuti, perciò, essere felici e festanti, e invece stavano a porte chiuse per paura.

Gesù risorto, entrando nell’abitazione dove si trovavano, alitò su di essi lo Spirito.

La paura chiude le porte.

La paura della diversità chiude le porte a chi non vive come noi.

La paura del confronto chiude le porte a chi non pensa come noi.

La paura della novità chiude le porte a chi non agisce come noi.

La paura dei nostri limiti chiude le porte ai doni degli altri.

La paura dei nostri fallimenti chiude le porte ai sogni.

La paura del giudizio altrui chiude le porte alla testimonianza cristiana.

La paura di perdere quel che si ha chiude le porte alle opere di carità.

La paura del perdono chiude le porte alla riconciliazione.

E le nostre porte? Da quali paure sono chiuse?

Chiediamo a Gesù risorto che entri anche nelle nostre vite, attraverso le porte chiuse, e le spalanchi con il soffio del suo Spirito!

Don Michele Fontana

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