Il ministero del nuovo Papa… il tuffo, il mare, la veste

Siamo alla terza domenica di Pasqua, e il Vangelo riporta la terza apparizione di Gesù risorto ai discepoli.

Pietro e altri sei erano andati a pescare, ma quella notte non avevano preso nulla. Quando già era l’alba, Gesù si mostrò sulla riva, invitandoli a gettare ancora le reti. Lo fecero, e non riuscivano più a tirarle per la grande quantità di pesci.

Giovanni allora riconobbe Gesù; e Pietro, “appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare“.

Quest’ultima annotazione, a inizio settimana del Conclave, tratteggia la figura del Pontefice.

Innanzitutto, nel racconto suona strano il fatto che Pietro per gettarsi in mare si veste. Noi al contrario ci saremmo svestiti. È chiaro, quindi, che l’annotazione ha un significato che va oltre il dato letterale. La veste di cui si cinge il capo degli apostoli rappresenta, infatti, la grazia di Dio.

Ecco, dunque, la missione di Pietro, e dei suoi successori, delineata seguendo il racconto di quest’apparizione:

1. Il primo compito è lanciarsi, senza esitare, incontro a Gesù, precedendo e guidando gli altri fedeli.

2. Deve andare verso Gesù immergendosi nel mare dell’umanità; lasciandosi bagnare dalle lacrime di ogni persona, battezzarsi nelle gioie e nelle speranze, nelle tristezze e nelle angosce di ogni popolo e di ogni individuo.

3. Deve immergersi nel mare dell’umanità, ma da consacrato, cingendosi la veste della grazia sacramentale che gli viene dal Battesimo, dalla Cresima e dal triplice grado dell’Ordine sacro; indossando la grazia di stato che accompagna l’esercizio del ministero petrino.

In questi giorni preghiamo con insistenza lo Spirito Santo perché illumini i Cardinali per donare alla Chiesa una guida secondo il cuore di Dio, pronta a indossare la veste e tuffarsi nel mare agitato del mondo, e guidarla incontro al Risorto.

Don Michele Fontana

1 commento

  1. Come non mai, il mondo sta navigando in un mare
    agitatissimo, dov’è il male è bene e il bene è male.
    Lo Spirito Santo possa veramente illuminare i cardinali nella scelta del nuovo Pontefice, che sia un pastore degno del Risorto pronto a combattere anche con la propria vita questo male che silenziosamente affligge l’umanità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *