La porta del regno

Nella festa di Cristo Re dell’Universo, il Vangelo ci accompagna sul Golgota, ai piedi della Croce di Gesù, dove assistiamo al dialogo che cagiona al buon ladrone, appeso sul patibolo al suo fianco, il Paradiso.

La scena di questo dialogo è stata ripresa in un inno paraliturgico da Romano il Melode, un santo poeta di origine siriana vissuto nei primissimi secoli del cristianesimo. Il testo canta del malfattore pentito che, ormai perdonato e giunto nel Paradiso, piange sulla sorte di Adamo il quale, al contrario, ne era rimasto fuori e si vedeva la strada sbarrata dai cherubini.

Nella rievocazione poetica, Gesù dice al ladrone: “Prendi la mia croce sulle spalle e così va’ in fretta nell’Eden … Tenendo in mano questo editto posto sulla mia croce va’ incontro ai Cherubini. Essi riconosceranno il sigillo della vita e consegneranno nelle tue mani il potere di aprire e di fare entrare i miei amici nel Paradiso”. Udite queste parole, il ladrone… si mise in cammino.

Un’antica tradizione assiro-caldea riprende queste scene in una rappresentazione sacra (Gayassa), recitata in aramaico, che si svolge il lunedì di Pasqua prima della lettura del Vangelo. La scena riprende il dialogo tra il cherubino, guardiano del Paradiso, e il buon ladrone incaricato da Gesù. La negoziazione è dura perché l’angelo ha il compito di impedire l’accesso al giardino. Al termine, però, il buon ladrone mostra la Croce all’angelo che, prostrandosi, lo lascia entrare.

l messaggio della rappresentazione è semplice e diretto: se Pietro ha le chiavi del regno dei cieli, ad aprire la porta è la Croce.

Il lasciapassare che permetterà di entrare in Paradiso, e che consente già ora al paradiso di entrare nella nostra vita, è la Croce di Gesù, tatuata nel cuore.

La croce è incisa nel cuore, quando siamo pronti ad accogliere i crocifissi che ancora abitano il mondo, le nostre strade, la nostra vita.

Commento all’omelia della domenica di Cristo Re, dal parroco, don Michele Fontana

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *