Riportiamo un importante documento storico ospitato negli archivi della Confraternita del SS. Rosario che testimonia la prima celebrazione della festa dell’Immacolata con interessanti riferimenti storici.
A modo di introduzione ricordiamo alcune date. L’8 dicembre 1854 il Papa Pio IX con la bolla “Ineffabilis Deus” proclama il dogma dell’Immacolata Concezione. Il Re delle Due Sicilie, Ferdinando II di Borbone, desidera che l’evento sia solennemente festeggiato in tutto il Regno e chiede al Ministro degli Affari Ecclesiastici (F. Scorza) di inviare un rescritto a tutti i vescovi in cui si dispone che nel 1855 in ogni diocesi se ne celebri la solennità. Per essere sicuro che ciò avvenga chiede a ogni vescovo di fare una relazione finale su quanto fatto. A Catanzaro la festa si celebra il 14 gennaio 1855. Quello stesso giorno il Vescovo di Catanzaro, Raffaele M. De Franco, scrive al parroco di Gagliano invitandolo a mettersi d’accordo con le autorità locali e celebrare la festa, nel modo più sontuoso possibile, entro quindici giorni. Il parroco, don Luigi Masciari, a sua volta scrive ai priori delle congreghe del Rosario e del Carmine per disporre nelle rispettive realtà tutto l’occorrente per la solenne festa che è fissata per il 2 febbraio 1855.
Di seguito là lettera e la trascrizione.
Al Signor Priore del SS.mo Rosario di Gagliano
Gagliano lì 19 Gennaio 1855.
Signore
ieri mi pervenne un venerato foglio del Vescovo Diocesano, ed è del tenore seguente.
“Catanzaro 14 Gennaio 1855 = Signore = Dal Real Ministero degli Affari Ecclesiastici in data 30 Dicembre 1854, m’è pervenuto il seguente Rescritto Sovrano = Illustrissmo, e Reverendissimo Signore = La Dommatica definizione sull’Immacolato Concepimento di Maria Santissima fatta dalla Santa Sede avendo colmato gli animi di tutti i fedeli d’insesplicabile letizia; è pio desiderio di Sua Maestà il Re Nostro Signore (Dei Gratia) che nel corso del prossimo venturo anno in ciascuna Diocesi, ad esternare la comune gioia, se ne celebri la solennità religiosa successivamente, e ad intervallo nei diversi luoghi, e Chiese rispettive in ogni Provincia. Al che nel Real Nome partecipo a Vostra Signoria Illustrissima e Reverendissima per l’uso corrispondente con darmi in seguito ragguaglio di quanto sul proposito avrà luogo in cotesta Diocesi = Napoli 30 Dicembre 1854 = Il Direttore firmato F. Scorza.
In questa Città oggi ha luogo la solennità in parola, giusta il Programma di cui le soccanto un esemplare per norma. Ella mettendosi di accordo colle autorità locali, celebrerà il fausto avvenimento della Dommatica Definizione, nel modo più sontuoso che sarà possibile nel termine di quindici giorni dall’arrivo della presente, dandomene in seguito distinto ragguaglio, attendendomi dal suo zelo sentir celebrata questa Solennità con tutto l’entusiasmo, che ispira non meno la più fervida, e tenera divozione verso la Comune Madre, e Signora Regina del Cielo e della Terra, che il pio desiderio esternato dal Religiosissimo Nostro Monarca, affinché possa io farne al sullodato Real Ministero compiuto, e soddisfacente rapporto. E nel nome della stessa Madre Santissima, la benedico. Raffaele Vescovo di Catanzaro”.
Io quindi lo partecipo a Lei come Priore della Congrega del Santissimo Rosario di questo luogo, onde dia quelle disposizioni, che crederà necessarie, per secondare i pii sentimenti del nostro degnissimo Monsignore non solo, ma per quelli del nostro Augusto e Religiosissimo Sovrano (Dei Gratia). Perciò domenica ventura sarebbe necessaria la di lei presenza nella Congregazione di Sua dipendenza, onde disporre l’occorrente, e far entrare in questa santa gara i fratelli della stessa, stabilendo il giorno 2 Febbraio per tale festività. Facciamoci onore in tal riscontro, che tutto sarà riferito al prelodato Monsignore Vescovo, ed Esso ne darà ragguaglio al Ministro dell’Ecclesiastico. Di simil tenore ho scritto al Priore della Congregazione del Carmine.
Il Parroco
Luigi Masciari